Costanza Felicita Giancola
Nasce a Milano il 4 giugno 1986, dopo le scuole dell’obbligo frequenta il Liceo Classico di Ricerca “San Raffaele” Segrate – Milano.
Prosegue gli studi, con un corso quinquennale, all’Università Cattolica del S. Cuore di Milano laureandosi in Giurisprudenza con indirizzo internazionale, a pieni voti. Consegue un Master in Project Management per la Cooperazione in ONG e ONP presso ASVI e matura un interesse particolare per l’ambito internazionale, seguendo vari corsi di specializzazione e seminari. Pubblicazioni: Gli effetti del lodo ICSID – Leone Editore S.r.l. – aprile 2012.
Costanza si è sempre dimostrata particolare sin dall’infanzia, infatti non ha cominciato presto a camminare ma, d’altro canto, è stata precocissima nel parlare. Dopo aver pronunciato la prima parola: “mamma”, disse: “cigno” lasciando tutti stupiti.
Fin dalle elementari si dimostrò tra le migliori negli studi benché nessuno in famiglia lo pretendesse. Tutti i suoi numerosi successi li ottenne per sue grandi capacità ed il continuo impegno, nonché per rendere orgogliosa di sé chi la circondava.
Era curiosa per tutto ciò che le stava attorno tanto che, a soli cinque anni, visitò una mostra di pittura dimostrando grande interesse.
Questa sua caratteristica la accompagnò per tutta la vita. Amava viaggiare, conoscere persone di altre culture e paesi cercando di calarsi quanto più possibile nelle diverse realtà sociali. Questo la portò anche a compiere esperienze di volontariato e lavoro in paesi stranieri.
Ciò che più amava era la cucina, sia nazionale che internazionale, cimentandosi nella preparazione, in particolare, delle pietanze che aveva conosciuto nei suoi viaggi, ma il suo piatto preferito rimaneva la pizza.
Tra i tanti suoi interessi vi erano la lettura, la musica classica, l’archeologia e l’allevamento di insetti esotici e piccoli rettili, nonché la coltivazione di fiori, soprattutto orchidee.
Era empatica, socievole e generosa con tutti, tanto da avere non solo numerosi amici che la apprezzavano, ma da anticipare qualsiasi necessità percepisse negli altri, provvedendovi senza che questi dovessero chiedere.
Amava la sua famiglia e si prodigava per tutti i componenti.